Dati tecnici

L’alluminio è un metallo non presente in natura, infatti si ricava dalla Bauxite, un minerale.

La bauxite viene frantumata e lavata con acqua per rimuovere silicati e argilla. Ciò che rimane viene essiccato in forno, addizionato, convertito, ridotto e agglomerato tramite specifici processi, fino ad ottenere un materiale polverulento chiamato allumina o ossido di alluminio. L’allumina viene poi fusa in apposite celle (smelter), dove diventa metallo, che può essere poi colato in pani e lingotti o trasferito nei forni di alligazione. Nei forni di alligazione vengono aggiunti gli elementi di lega come silicio, rame, magnesio, manganese, zinco, per ottenere leghe di alluminio con diverse composizioni chimiche e proprietà.

È possibile aumentare la durezza e la resistenza di alcune leghe attraverso opportuni trattamenti termici o meccanici: i trattamenti termici sono cicli di riscaldamento e raffreddamento effettuati in particolari condizioni. I trattamenti meccanici consistono in una deformazione plastica della lega, che provoca una variazione nella struttura e quindi nella proprietà della lega di alluminio. Lo stato di trattamento è definito da codici convenzionali (ad esempio “T651” si riferisce ad un materiale solubilizzato, temprato, disteso mediante stiratura e invecchiato artificialmente alla massima resistenza meccanica).

*Leghe per applicazioni in ambito alimentare (in conformità con EN 602)